Inviato esito

Descrizione Il lavoro prevede: 1 apertura e visione di alcuni pozzetti; 2-visione delle cartografie esistenti con l’ubicazione dei sottoservizi degli enti competenti;3-indagine con cerca servizi;4-indagine georadar.Dopo aver svolto le prime due fasi (voci 1 e 2) si dovrà fare uno screening con cerca servizi e contemporaneamente si procederà con l’indagine georadar. È ben chiaro che tale metodologia non ha la facoltà di fotografare il sottosuolo ed è interessata dai seguenti limiti: le anomalie non possono essere discriminate per tipo di condotta; e anomalie possono fornire il diametro del sottoservizio in linea di massima; in particolare in centri urbanizzati, laddove sono presenti materiale di riempimento caotico e scantinati (anche se posti lateralmente all’asse stradale) si generano anomalie a volte simili  a sottoservizi, complicando l’interpretazione dei dati. Inoltre ci sono sottoservizi che, purtroppo, non sono molto visibili. Tra questi vi sono le linee delle fibre ottiche, che risultano molto piccole ed invisibili sia al radar che al cercaservizi mentre i sottosevizi formati da materiale molto simile al terreno in cui sono inseriti, le condotte di gress di cemento-amianto e le condotte in plastica di piccolo diametro generano anomalie radar di minore entità che, associate alle anomalie generate dai terreni di riempimento delle trincee, complicano notevolmente l’interpretazione dei dati. L’indagine radar rileva solo i sottoservizi posti trasversalmente alla linea dei profili. Per facilitare l’indagine radar si dovranno eseguire perlomeno due strisciate lungo l’asse stradale e, ogni 15-20 metri di tratto stradale, si dovranno effettuare tre profili radar trasversali all’asse stradale e ravvicinati tra loro in modo tale da facilitare l’associazione delle anomalie ai sottoservizi, in funzione del loro allineamento sia in pianta che in profondità. Se si è interessati solo ai sottoservizi posti longitudinalmente all’asse stradale si dovranno effettuare solo i profili trasversali all’asse stradale, viceversa se si è interessati solo ai sottoservizi posti trasversalmente all’asse stradale si dovranno effettuare solo i profili longitudinali.


Detto ciò, l’indagine georadar risulta l’unica metodologia idonea alla ricerca di sottoservizi che, associata alla apertura di alcuni tombini, alla consultazione delle cartografie fornite dagli enti competenti e al cerca servizi, potrebbe fornire risultati soddisfacenti.
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